In Italia c'è gente che spacca i culi letteralmente. Mi spiego: i Destrage.
Lo so, basta sentirli per capire quale macchina da guerra siano questi cinque ragazzi, ma ho il bisogno di scriverlo perché a parlarne non ne ho mai abbastanza.
Inizierei dicendo che questi ragazzi hanno un talento incredibile: tutti molto bravi, con una tecnica spaventosa e che nei live impressiona per il livello di precisione ritmica raggiunto.
Le canzoni che ne vengono fuori, da questo misto di bravura esagerata, è qualcosa di sublime: tutte le tracce di "The king is fat and old" sono bellissime, divertenti, potenti. Tra tutte spicca la open track "Double Yeah", perché come prima canzone è perfetta: ti spara (come una Catapulta) nel mondo Destrage e si finisce per risentirla decine e decine di volte. A dirla tutta, le 12 tracce dell album sono una migliore dell'altra, quindi alla fine sarà normalissimo cadere in una spirale che vi vedrà alle prese con l'ascolto ripetuto e forse anche continuo dell'album fino alla completa distruzione dei timpani.
Aggiungete a tutto questo il fatto che i componenti sono simpaticissimi, basta dare un'occhiata al video del loro tour in Giappone per constatarlo: www.youtube.com/watch?v=0E7UVpsQ8Jc
Inoltre sono stati protagonisti di un esilarante Harlem Shake, prontamente rimosso da youtube, e per chi ne volesse sapere di più trova maggiori dettagli nella loro pagina facebook.
Insomma tanta bravura è un vanto per i metallari dello stivale e merita di essere vista e supportata. Diciamo basta a X-factor e programmi simili e dedichiamoci completamente alle validissime band italiane.
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