Proprio questo lunedì sono tornati sulle scene di tutto il mondo il duo composto da Slash, storico chitarrista dei Guns N Roses, e Myles Kennedy, cantante degli Alter Bridge, per proporci il loro terzo lavoro insieme intitolato World On Fire. Ci sarà piaciuto oppure no?? soltanto leggendolo lo scoprirete!
Piccola premessa: Il primo lavoro solista di Slash mi ha letteralmente fatto impazzire era un album bellissimo, senza momenti morti, solo grandi capolavori e tante collaborazioni che rendevano il disco una perla per ogni fan del cappellone. Dopo questa esperienza Saul ha chiamato al suo fianco Myles Kennedy come cantante fisso del tour che avrebbe seguito l'uscita del disco, da lì poi hanno iniziato a registrare un nuovo disco intitolato Apocalyptic Love che uscì nel 2012. Al contrario del suo precedessore il secondo album non mi aveva entusiasmato più di tanto, sopratutto perché era a mio parere troppo canonico, troppo impuntato sullo stile hard rock tanto caro a Slash.
Avevo allora paura che un nuovo disco avrebbe rappresentato l'ennesimo disco hard rock che avrebbe strizzato molto l'occhiolino ai nostalgici dell rock anni '80, dimenticandosi però del tutto dei fan meno attaccati a quelle sonorità. Per fortuna le mie paure sono state sfatate una volta ascoltato il nuovo disco, però non tutto mi è piaciuto.
Non posso nascondere che alcuni pezzi li ho trovati veramente potenti e in grado di trasmettere una carica non indifferente come le bellissime Wicked Stone e Beneath th Savage Sun. E inoltre devo ammettere che molto più spazio sembra essere stato dato allo stile di Myles Kennedy, con canzoni anche molto metal o con pezzi che chiaramente ricordano alcuni brani degli Alter Bridge.
Insomma fin qui tutto bene, allora cosa c'è che non va?? Il disco è troppo lungo!!
16 tracce di hard rock misto a momenti un po' più metal sono pesanti, se ci aggiungiamo che molti brani sono poco ispirati e che si finisce sempre nel minestrone dell hard rock più classico il tutto diventa ancora più prolisso e noioso.
Certo è vero che forse questo album non è indirizzato ad un pubblico nuovo, ma semplicemente ai fan di vecchia data che vogliono nuovo materiale da ascoltare, però io credo che tutta la produzione con almeno 6 canzoni in meno sarebbe risultata più divertente, più immediata e di più facile fruizione.
Ora io non penso di essere di parte perché ormai da qualche anno mi sono spostato più su generi del metal e dell'hardcore e che quindi io non riesca ad apprezzare questo nuovo lavoro appieno per un mero fatto di stile, non lo penso sopratutto perché se mi mettete ad ascoltare qualsiasi album dei Guns impazzisco, se mi mettete il primo di Slash mi scateno, con gli Slash N Snakepit mi sciolgo.
Diciamolo Slash nonostante tutto non ci sta soddisfacendo.
Ovviamente mi sembra inutile parlare della parte tecnica del disco che è per forza di cose eccellente: nonostante la banalità delle canzoni l'esecuzione è senza pecche.
L'ultimo pensiero lo voglio rivolgere a Myles Kennedy: sei un cantante della madonna, sei un dio sceso in terra e io ti amo come non mai, sei meglio live che nel disco è questo la dice lunghissima sulle tue abilità, però il cantato in questo disco non ti rende giustizia a mio parere. Io capisco che questo non è un disco degli Alter Bridge dove puoi spaziare tra bassi e alti, capisco che qui lo stile generale ti imponga note molto alte in tutta la canzone, però non ti sento in piena libertà di fare quello che vuoi, trovo l'approccio tra questo album e quello degli AB estremamente diverso è mi sembra un peccato.
Come scusa??? |
In conclusione: Wordl On Fire non è brutto disco, anzi presenta molti brani divertenti e potenti con riff ispirati, ma la troppa lunghezza del disco ne compromette l'ascolto e lo rende più pesante rispetto a come dovrebbe essere. Forse una migliore selezione dei brani da inserire nel disco, una più marcata impronta moderna nell'intendere l'hard rock (e si può credetemi, andatevi ad ascoltare gli Heavens Basement per l'amor del cielo http://meta-ldetector.blogspot.it/2014/01/filthy-empire-heavens-basement.html) e di conseguenza una minore propensione per uno stile troppo classico e abusato avrebbero reso questo terzo album uno dei migliori negli ultimi anni.
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