Un concerto pauroso e aggressivo per tutti gli amanti del metal, in particolar
modo per i Djentlemen.
Partiamo come al solito dal
descrivere la location che a mio modo di vedere è stata adeguata: un posto
underground per gruppi, e un genere, di nicchia. Nonostante questo le persone
presenti al concerto erano veramente tante, e man mano che il concerto
proseguiva il pubblico continuavano ad aumentare. I suoni erano perfetti senza
nessuna sbavatura, senza nessuna distorsione di troppo, senza nessun difetto
insomma, con una pulizia che raramente ti è capitato di sentire anche in
location molto più importanti della Rock n Roll Arena, che però si sta facendo
un nome nel giro di locali del nord, come una delle location più belle e
funzionali al pari se non a volte superiore a locali come l’Alcatraz o il Live
Forum.
Iniziamo col dire che prima degli
artisti più importanti, quelli per cui tutti i presenti erano venuti, c’era un
opener di grande spessore: Navene-K nome sconosciuto a tutti, onemanband che grazie ad
alcune basi elettroniche ad un chitarra ed una batteria ha creato da solo un
concerto djent degno di nota, che ha stupito molti degli astanti. D’obbligo il
mi piace sul facebook e la condivisione totale di questo artista con tutti gli
amici.
Dopo una buona apertura, arriva
il gruppo che tutti si aspettano (e che te non vedevi l’ora di apprezzare live)
i Tesseract!!
Strepitosi, con suoni puliti, magnifici, appassionati ed appassionanti:
sarebbero tantissimi gli aggettivi che si potrebbero usare per elogiare la band
inglese che ha dato veramente prova di essere una delle migliori in
circolazione (alcuni di noi dicono anche meglio, live, dei Periphery). Una
scaletta che non lesina sui grandi classici tratti dai due album eseguiti senza
sosta tra un brano e l’altro. L’emozione che si respira è surreale ed
intensissima. Il pogo non parte e non deve partire, tutti sono presi nel loro
viaggio mentale aiutato dalla musica e dalla carica che il gruppo trasmette.
Proxy, Retrospect, Resist, Nocturne, Exile e ancora tutte le parti di Concealing
Fate, Singularity una scaletta della madonna. La tecnica del gruppo è perfetta,
senza nessuno errore, il sound è esattamente uguale al quello del cd anzi
meglio, le doti vocali di Daniel Tompksin spaventano per il livello altissimo
dell’esecuzione: una goduria per le orecchie dei partecipanti. Dopo l’euforia e
il delirio non poteva mancare l’annuncio di un terzo album in uscita nel
prossimo futuro, che a fatto gasare il sottoscritto come una mina (anche se
presumi che molti non abbiano capito che cose stava dicendo il front-man).
Dopo un po’ di attesa, diciamo il
tempo per tutti i fumarsi una sigaretta, sale Tosin e compagnia bella che
imbracciando la sua nove corde inizia un repertorio di canzoni strumentali una
più mozzafiato della precedente, con tutti i presenti estasiati nel vedere una
dimostrazione di tale bravura. La tecnica non si discute come anche non si
discute il suono, super pulito, e super definito come ci si aspetta da dei
professionisti come loro. Il repertorio viene suonato in una scaletta che
propone tutti i pezzi più belli dei due dischi della band. Se dobbiamo mettere
una nota negativa, possiamo farlo, ma vi avviso che lo è solo per il
sottoscritto. Se infatti andiamo a confrontare le due band capitane di questo
tour europeo possiamo senza ombra di dubbio dire che i Tesseract sono un pelo
più interessanti dei loro amici Animals, ma per il solo fatto che le canzoni
pur riproponendo un djent/progressive metal molto tecnico sono piene di linee
vocali che danno una personalità (e che personalità) ai singoli brani, e qui a
mio parere risiede la nota dolente di Tosin e soci: la mancanza di voci e la
presenza unicamente di chitarre rendono l’ascolto molto più faticoso e meno appassionato. Le canzoni sono delle cartelle uniche e
irripetibili con momenti di vera goduria per le orecchie, e di vero stupore per
gli occhi, ma il tutto alla lunga il tutto stanca.
In conclusione una grandissima
serata che non poteva andare meglio di così: musicisti uber bravi, suoni
pulitissimi e una chirezza mai sentita prima, rendono a tutti gli effetti
questo live uno dei concerti che hai apprezzato di più in assoluto, il
divertimento c’era e in dosi massicce, il presobenismo in ugual misura e non si
poteva che uscire dalla rock n roll con un sorriso da ebeti stampato in faccia,
per aver visto 2 dei migliori artisti del panorama metal moderno e un astro
nascente che di certo non ci metterà molto, dopo questo tour, a farsi un nome e
una fan base accanita anche in Italia.
P.s. Ci sei rimasto male perché non te ne sei venuto a casa con una maglietta
o con un cd, ma in fondo recupererai grazie all’internet.
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