Stavi ascoltando il nuovo album degli Iron Maiden, quando alla seconda canzone non ce l'hai fatta più: ti serviva staccare un attimo da quel sound così rock, così vecchio ma suonato nel 2015. E' stato allora che hai aperto ALT dei Vanna, un ep. di 5 canzoni, tutte cover di canzoni stra-famose.
Non staremo qui a fare un'analisi approfondita del disco, in fondo sono 5 brani non originali che tutti conosciamo: i brani sono Beautiful People, Fuel, Zero, Got the Life e Self-Estreem.
Insomma una buona miscela di canzoni dei primi anni 2000 che ogni ragazzino che sia passato dal rock al metal ha ascoltato almeno una volta, se non tantissime volte.
Canzoni suonate con lo stile tipico dei Vanna: un post-hardcore incazzato fino al limite, con chitarre cattive, il cantato sempre e comunque gridato di Davey Muise che personalmente ti fa sempre felice.
Quello che più ti è piaciuto dell'ascolto di questo disco e la chiara passione per i pezzi che la band ha impiegato per le registrazioni, segno che i brani facevano parte della base musicale dell'intero gruppo e che presentano dei brani che molto probabilmente la band suonava nei suoi primi show, insomma roba da pischelli, ma che piace, che fa ri-apprezzare vecchi brani dimenticati o non ascoltati da molto tempo.
Certo non il progetto più originale dell'anno, anzi in moltissime band usano questo espediente per pubblicare del materiale in più, ma comunque vi regalerà almeno un 15 minuti di giovinezza e di puro divertimento. Se con questo concentrato di nostalgia la band vi ha incuriosito vi consiglio di andare a d ascoltarvi un po' del loro materiale originale, perché molti pezzi sono delle bombe atomiche: Year fo the Rat su tutte, poi Digging e Toxic Pretender per iniziare poi sparatevi tutto Void.
Niente voto, niente sbatti, lettura veloce, ecco il blog del futuro.
Prossima recensione o Tesseract o Iron Maiden.
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