ARCHITECTS - LOST FOREVER//LOST TOGETHER

Finalmente dopo quasi una settimana di sforzi, mi sono deciso a voler recensire il nuovo lavoro degli Architects: Lost Forever//Lost Together. E dico sforzi perché è tutte la settimana che vivo un trauma interiore: il precedente disco della band Daybreaker mi è piaciuto veramente molto, considerando che era pure il primo disco della band che ascoltavo ero rimasto impressionato molto positivamente, al contrario questo nuovo disco mi ha lasciato un po' così.

Se c'è una piaga nel mondo dei gruppi metalcore/hardcore è che ogni gruppo può da un momento all'altro incappare nella trappola di fare il disco successivo identico o quasi al precedente. E in fondo di band che campano sulla stessa minestra scaldata ce ne sono moltissimi, purtroppo. No, mettete giù le asce da guerra, non sto dicendo che anche gli Architects abbiano fatto la stessa cosa, ma purtroppo un certo senso di riciclio, di già sentito è inevitabile in questo nuovo lavoro. [...]

Le soluzioni ricercate nelle canzoni riprendono varie idee dei vecchi album ci aggiungono veramente pochissimo e vengono buttate lì in pasto all'ascoltatore. Non voglio dire che non ci sia del lavoro, anzi a volte i pezzi sono molto belli e molto appassionanti, però da una band che è arrivata al sesto album ci si aspetterebbe qualcosa di più (anche se so benissimo che la lineup è cambiata un po' di volte in questi album). A parte tutto uno degli elementi che potrebbero allontanare la maggiorparte dell'utenza è il modo di cantare si Sam Carter: se non vi piacciono le liriche sempre, sempre e ancora sempre gridate allora lasciate perdere questa band. Il cantante sa fare anche altro ovvio, e lo sa fare bene, però lo stile principale rimane quello detto prima.

Certo gli aspetti "negativi" ci sono come ho già detto, ma l'album spacca davvero i culi. Forse è brutto accontentarsi delle solite melodie, delle solite soluzioni ritmiche, chitarristiche, vocali, ecc... però quando il prodotto che ne viene fuori è così potente e pieno di energia, non gli si può volere troppo male. 

I pezzi che più di tutti mi hanno colpito sono C.A.N.C.E.R. che ha una sola pecca, cioè avere un ritornello un po' troppo stupido per le melodie potenti ed incazzate che contraddistinguono il pezzo; un altro brano che mi ha colpito per la particolarità, ma non per l'originalità è stato The Devil is Near; ed infine Gravedigger che segna l'unico vero pezzo molto diverso dal resto di tutto il disco, con un ritornello molto incalzante che non mancherà di colpire tutti voi anche per lyrics molto potenti. Sul primo singolo Naysayer ho dei sentimenti contrastanti, perché so che è un brano con delle potenzialità enormi, molto bello, ma purtroppo non mi piace del tutto, però di sicuro rimane uno dei pezzi migliori di questo nuovo album. 

Il resto dell'album segna la monotonia, il non voler uscire dalla propria zona di comfort per non provare nulla di veramente nuovo, ma semplicemente portare avanti concetti ben consolidati che non faranno gridare al miracolo, ma che di certo faranno felici i fan e chi si approccia per la prima volta al gruppo.

Sinceramente mi aspettavo qualcosina in più da questo gruppo che ha tantissime potenzialità ma che ancora non ah deciso di sfruttarle tutte a dovere. Ci tengo però a precisare che l'album seppur con i suoi difetti mi è piaciuto molto e penso che farò un salto a vedere il gruppo dal vivo il 6 aprile presso al Rock n Roll Arena, dove suoneranno come headliner insieme a molti altri gruppi tra i quali i Northlane di cui parlavamo qui http://meta-ldetector.blogspot.it/2014/03/northlane-singularity.html. 

Infine mi sento di consgliare questo disco sicuramente a tutti i fan che non resteranno delusi, per gli appassionati come me invece dico di prendere questo album un po' come viene, di apprezzare tutto ciò che c'è di buono e di lasciar correre tutto il resto.

P.s. La band ha trasmesso un'intero concerto in streaming su youtube e il sottoscritto se l'è perso, quindi avrei parlato anche di quello, ma purtroppo non l'ho visto. se qualcuno di voi sa come recuperare l'esperienza persa me lo dica e gli sarò eternamente grato.