giovedì 9 luglio 2015

DANCE GAVIN DANCE - INSTANT GRATIFICATION


A volte i dischi potenti ed interessanti si trovano dietro a copertine cartoonesche, voci cristalline e suoni di chitarra più da musica alternative rock che da metal.
E' questo il caso dell'ultima fatica dei Dance Gavin Dance, band che non ti sei mai cagato nemmeno di striscio per poi farti prendere da un turbine di passione ed eccitamento una volta ascoltato questo Instant Gratification.
Come dice bene il titolo del disco, ascoltando le canzoni presenti su questo album la gratificazione che ne deriva è immediata, o almeno lo è stata per te che cercavi qualcosa di fresco e nuovo.
La novità portata dalla band è più marcata nel tuo caso in quanto non l'hai mai ascoltata, quindi il sound ti risultava nuovo e diverso da quelle che sono le sonorità mathcore canoniche che invece conosci meglio. 
Si, perché il lavoro di questi ragazzi americani è un misto sapiente di musica math e progressive con un pizzico di core, giusto quanto basta per convincere anche coloro che non resistono troppo tempo senza sentire uno scream o un growl, che l'ascolto ne vale la pena.
L'elemento che più ti ha colpito è stato questo stile altamente tecnico con sonorità però più alternative, quasi indie, piuttosto che i soliti suoni pesanti che contraddistinguono il metal (se proprio dovessi ricondurre il particolare suono delle chitarre ad un gruppo per nulla mathcore diresti i Foals, gruppo inglese, indie-rock).
Nemmeno le voci troppo acute ti sono mai andate giù, ma in questo caso hai trovato il tutto poetico, utilizzato in modo preciso per sottolineare passaggi musicali o per dare più corposità e importanza all'interno di un brano meno carico tecnicamente.


Oltretutto ti ha lasciato totalmente spiazzato  la bravura dei due cantanti: sia di Tillian Pearson (che prende il posto di Jonny Craig, altro cantante superbravo a tuo parere, con un timbro di voce emozionante, potente e acutissimo che adesso oltre a vari progetti solisti, si dedica anche agli Slaves sua nuova band) che si fa carico di uno stile dalle tonalità altissime, note lunghe e di un cantato sognante, come se fosse sospeso nell'aria, ma non solo, il grandissimo lavoro di precisione sotto il punto di vista growl di Jon Mess da il giusto ritmo alle parti vocali che danzano in un continuo passarsi il testimone tra i due stili senza risultare mai fuori luogo o eccessivi.
Tecnicamente la bravura è a livelli altissimi e la fantasia non manca mai: ogni singolo brano porta con se una sorpresa da scoprire ad ogni ascolto. 
Il disco potrebbe risultare pesante per chi non fosse troppo avvezzo al genere o per chi è più propenso a generi di metal estremo, e non è certo esente da difetti, però sicuramente le prime 7 canzoni ve le ascolterete senza nemmeno accorgervene talmente si mischiano bene una con l'altra; vi troverete in un attimo a voler riascoltare quel determinato brano o ancora a canticchiare un certo ritornello o passaggio vocale, magari sminchiandovi anche le corde vocali cercando di emulare Pearson.
Non metto in dubbio che per molti fan, o per chi avesse già approcciato il gruppo con un precedente disco, questo lavoro possa risultare un po' pesante e a tratti ripetitivo, ma se questo rappresenta il vostro primo approccio alla band ne rimarrete, come il sottoscritto, estremamente soddisfatti, sempre che abbiate la mente abbastanza aperta da farci entrare tutta la pazzia e la bravura di questi ragazzi.
I migliori brani a tuo modo di vedere sono We Own the Night, Awkward, Shark Dad, On the Run,e Something New; un piccola menzione è doverosa per Eagle Vs Crows, brano molto particolare perché presenta una voce aggiuntiva alle due principali tutta cantata in Rap, non un pezzo particolarmente facile da ascoltare, ma sicuramente molto originale.




In conclusione, se siete alla disperata ricerca di nuova musica, questo album vi farà contentissimi, in tutti gli altri casi apprezzerete il disco e potrete convenire con me che la qualità di questa produzione non si discute. Forse la troppa somiglianza dei brani ai precedenti dischi minano l'originalità del prodotto, ma comunque si mantiene su buoni livelli.





ADESSO TOCCA A VOI!!! Esatto, voglio sapere cosa ne pensate della recensione: siete d'accordo oppure vi trovate in disaccordo più assoluto con il mio pensiero??
Cosa vi ha colpito di più, o perché no di meno, del disco?? 
Andrete a vedere la band live??
Ed  infine: avete qualche album/band di cui vorreste vedere una bella recensione??

Scrivetemi tutte le vostre considerazioni  in un commento sotto il post!!!

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