giovedì 17 luglio 2014

LIVE REPORT - TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI @ Rugby Sound


Ieri sera sono stato ad un concerto pieno di amore, di rabbia e di speranze tutte racchiuse nelle canzoni dei Tre Allegri Ragazzi Morti. Un concerto come non ce ne sono molto altri.
Andiamo a vedere allora come è stata l'esperienza al Rugby Sound di Parabiago.
La location era veramente azzeccata: nonostante l'evento si svolgesse in una specie di spiazzo facente parte della struttura del campo da rugby, la sua grandezza permetteva una buona distribuzione di ogni parte, con il palco molto distaccato dalle casse per cibarie e bevande. Insomma tutto molto ben organizzato.
Inoltre lo spazio aperto permetteva a tutti gli astanti di stare accalcati tra le prime file senza che mancasse l'aria, anzi la grandezza era tale che si creavano molti buchi anche nelle seconde file e grazie a questi sono riuscito a vedere i musicisti molto da vicino.
Parliamo ora del suono: se ogni report coincide con una lamentela per la mal gestione del suono, causata la maggior parte delle volte dalla location, stavolta non si può dire nulla. 
Si sentiva tutto alla perfezione senza nessuna sbavatura, ma forse questo è anche dato dalle distorsioni mai esagerate usate dal gruppo.


Sono stato molto felice della scaletta proposta ma avrei sicuramente preferito un numero maggiore di canzoni dei primi album: certo Occhi Bassi, Fortunello e Batteri non sono certo mancate all'appello, ma una massiccia presenza di pezzi tratti dai due ultimi album hanno in parte minato la godibilità del concerto per chi è più avvezzo ai vecchi cari pezzi punk, mentre ha fatto sicuramente la felicità dei più giovani tra il pubblico che sentono più loro le canzoni nuove.
L'immobilità del gruppo se in altre circostanze sarebbe un difetto in questo caso l'ho visto come un significato: essendo loro dei semplici personaggi che vivono solo sulla carta, e nelle canzoni, il movimento deve essere ridotto al minimo con semplici pose fatte dal cantante o comunque una mobilità sempre limitata.
I vestiti di scena, e qui mi riferisco alle maschere e al vestito del Tofo, creano un'atmosfera particolare tanto che quando Davide si rivolge ai ragazzi morti a mio parere si riferisce non a tutto il pubblico, ma a quei presenti che vestono la maschera.
Peccato per il momento 1994, in cui grazie ad un viaggio temporale tutto il pubblico e i musicisti si sono trovati nel lontano 1994 e lì i Ragazzi Morti volevano allora suonare senza maschere solo pezzi di quegli anni, chiedendo però di non usare cellulari per filmarli. Ovviamente il momento si è interrotto subito poiché qualcuno nel pubblico non aveva capito che il "per piacere non filmateci" non era uno scherzo...
Andati via dal palco, i Tre Allegri sarebbero poi tornati una decina di minuti dopo con di nuovo addosso le maschere e scusandosi dell'interruzione spiegando come "non tutti i viaggi temporali vanno a finire bene".

Le foto non sono del concerto del 16 luglio, ma me le procurerò!
Il concerto è andato poi avanti normale e nessuno ci ha pensato più, anche se è stato un vero peccato.
Una nota di merito va sicuramente fatta al gruppo che sopra il palco utilizzava pochissimi amplificatori, possiamo proprio dire che la strumentazione era ridotta all'osso, ma nonostante questo il suono era eccezionale. Potremmo dire il trionfo della semplicità.
Insomma tante emozioni e tanto divertimento hanno accompagnato il concerto dei Tre Allegri in più aggiungiamoci che il concerto era gratis e il pubblico molto partecipe. Tutti questi elementi ci hanno permesso di goderci un bellissimo concerto, che poteva essere anche migliore, che vorremo anzi dovremo ripetere il prossimo 28 Agosto al Carroponte.

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