martedì 9 dicembre 2014

PROTEST THE HERO + THE SAFETY FIRE + THE CONTORTIONIST + DESTRAGE @ LIVE FORUM 6 DICEMBRE



Ci sono voluti tre giorni prima che ti riprendessi per davvero: dopo le costole incriccate, le orecchie assordate e il sudore perso a litri sei finalmente pronto per scrivere di cosa è stato i concerto dei Protest The Hero, sabato 6 dicembre al Live Forum.
Partiamo subito dicendo che per la gioia di tutti i metallari presenti quella sera il bill delle band presenti era così ricco che quei 20 euro circa che hai pagato facevano pena al confronto. Un concerto regalato, band che spaccano i culi a suon di riff, growls, terzine, sestine e chi più ne ha ne metta. Abbiamo allora assistito al concerto dei: Destrage, The Contortionist, The Safety Fire e Protest The Hero. Come potete capire non siamo usciti tutti interi dal locale.
Ma come al solito andiamo ad analizzare dove si è svolto il concerto: Live Forum. Ci tengo a precisare che una delle cose più difficili per questo concerto è stato reperire i biglietti, se infatti anche voi come noi sfigati abitate a Novara dovete farvi un viaggio molto comodo, ma magari scomodissimo se fatto in treno, fino a Milano per un cavolo di biglietto: certo potevamo prenderlo su internet, però non ci fidavamo, volevamo il nostro pezzo di carta in mano subito.
Dicevamo: Live Forum, situato dietro al forum d'Assago e grosso quanto il buco del culo del forum stesso (perché non lo sapete ancora, ma le due cose coincidono) il locale non lo hai trovato per nulla idoneo per il tipo di serata, sebbene rispetto al release party dei Destrage, qualche mesuccio fa, l'esperienza ti è sembrata molto più gradevole ed appagante. 
Anche l'altezza esagerata dell 80% delle persone, ti sembra sempre di più infatti che solo tua madre abbia fatto un figlio medio basso, non è stata un vero problema, poiché grazie all'onnipresente pogo si riusciva a vedere dal busto in poi di chi stava sul palco.


Descrivere il concerto per intero non è facile, ma possiamo riassumere le fasi così: Destrage, divertentissimi, bravissimi sempre cazzuti, peccato solo per la scaletta risicata; The Contortionist, cantante fatto come un cammello, o forse era solo un maestro zen e te non l hai capito, suoni potenti e precisi, ma non conoscendoli non li hai compresi fino in fondo; The Safety Fire, per i quali ti sei buttato fino in terza fila, sfruttato la gravità del pogo, potentissimi, suoni impeccabili, voce della madonna, scream da paura e wall of death riuscito solo per metà. Ok ragazzi, e ora il pezzo forte: PROTEST THE HERO. 
Non fatemi neanche dire quanto cavolo erano bravi quei ragazzi, sopratutto quanto minchia il suono fosse preciso e pulito praticamente in ogni cazzo di punto del locale: potevi stare al bagno, come a tre metri dalle chitarre che il suono era sempre ben definito, senza nessuna distorsione di troppo, non si creava quindi il tipico effetto Pastone, che molte volte capita di sentire quanto le gente fa musica cattiva. Un plauso va fatto al pogo, che non si è fermato nemmeno per un secondo, dato che ogni canzone presentava almeno un punto, ma molto più spesso 2 o più, in cui dovevi per forza di cose buttarti contro le persone attorno a te. 
Scaletta bellissima, che ha percorso perfettamente ogni album della band, forse dimenticando qualche hit più famosa, ma inserendo al suo posto pezzi più vecchi che comunque spaccano lo spaccabile. 
E poi Clarity, cioè, oddio, Clarity...


Non esistono parole per descrivere quello che abbiamo provato, quello a cui abbiamo assistito. Non vi dirò che dovete andare a sentirli se ancora non l'avete fatto, perché dovete andare a sentirli, non c'è bisogno che ve lo consigli io, il vostro cervello dovrebbe automaticamente capire che bisogna farlo, è giusto. Non vi annoierò scrivendo la scaletta, perché non la ricordo e sicuramente esistono altri 40 siti in cui la trovate tutta, con pure l'orario di inizio e fine di ogni canzone.
Vi dico solo questo: quando uscite da un concerto e per la sua ficaggine ne siete estasiati, ma sopratutto soddisfatti, allora siete arrivati al Nirvana dei concerti. Andate a sentire quelle band altre 50 volte perché non solo se lo meritano, ma la vera esperienza con i gruppi in questione risiede molto di più nel live che non nel cd. Forse sarò stato banale in questo mio ultimo commento, ma cavolo mi andava di dire come la pensavo.  

P.S. Un saluto ai poveri The Faceless che nemmeno 3 settimane prima del concerto erano ancora una band, e poco prima della data si sono sciolti, speriamo che vi riprendiate.

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