lunedì 1 settembre 2014

UPCOMING ALBUMS - SETTEMBRE 2014


Iniziamo questo mese dando un'occhiata a quelle che secondo il sottoscritto sono le uscite più interessanti di settembre, più qualche speciale per gli affezionati. Al contrario di agosto, che ci aveva dato solo alcune perle come l'ultimo album degli Upon a Burning Body, settembre si presenta con un numero di uscite molto più interessanti tra le quali spiccano Slash e In Flames.
Andiamo a vedere allora nel dettaglio le anteprime che le band hanno rilasciato per mettere hype ai loro fan.

Partiamo con la prima in ordine cronologico: gli In Flames metteranno sul mercato Siern Charms il prossimo 5 settembre e due singoli in anteprima sono stati pubblicati su youtube e cioè Rusted Nail e Through Oblivion. Dirò subito che questi due pezzi non presentano niente di nuovo semplicemente ripropongono le sonorità tanto care al gruppo in una forma a mio parere sempre meno metal, facendo uso di musica tendente all'elettronica e molto più melodica del solito. La voce sgraziata del cantante Anders Friden, che in album come Come Clarity o A Sense of Purpose dava le soddisfazioni più grandi, tende sempre di meno al fry e sempre di più ad un pulito chiaro e cristallino che a mio parere migliorano le performance live, ma lasciano un po' insoddisfatti i fan di vecchia data. Insomma lo stile è quello del precedente Sounds Of Playground Fading, se quest'ultimo non vi è piaciuto dubito che il nuovo possa darvi soddisfazioni.

Non ci resta che aspettare e sentire tutto per capire bene cosa si può salvare e cosa invece è meglio lasciare stare.


Il 16 uscirà invece il nuovo album di Slash insieme a Myles Kennedy che si intitolerà World On Fire. Vi dirò subito che pur essendo immensamente affezionato ad entrambi gli artisti e le corrispettive band e  nonostante io abbia amato alla follia il primo album solista del riccioluto chitarrista, il secondo lavoro mi è piaciuto molto meno. Forse è solo un fatto di gusti personali, ma l'avevo trovato troppo hard rock e troppo poco cazzuto. Questo nuovo album quindi ha proprio il compito di riportami nel territorio di Slash e compagnia senza quella sensazione, molto sgradevole, di già sentito. L'unico singolo ufficiale rilasciato dalla band è proprio l'omonimo che da il nome al disco e ascoltandolo la cazzutaggine c'è tutta, poi il cantato manderebbe al settimo cielo chiunque. Però anche in questo caso non mi sembra niente di abbastanza innovativo e diverso dai lavori precedenti di Slash per convincermi appieno del lavoro complessivo: le stesse sonorità le ho già amate in album come quelli dei Velvet Revolver e di Slash's Snakepit e certo per quanto io possa apprezzare che quelle sonorità hard rock non muoiano mai, penso che sia ora di andare avanti di inventare qualcosa di nuovo pur mantenendo lo stile anni '80. Penso che chiunque concordi con me nel dire che il primo disco solista aveva la giusta dose di diversificazione e di innovazione che ci si aspettava da un portento come lo è Slash. Non voglio dire che il nuovo album sarà un'altra delusione, anzi per molti fan sarà una manna dal cielo, però diciamo che chiunque sia cresciuto con l'hard rock e poi si è spostato su altri generi, vuole sentire roba nuova e fresca, non la solita minestra. 


Ci spostiamo dai mostri del rock per parlare di una band che negli ultimi anni sta avendo un discreto successo nel panorama core: parliamo dei Motionless In White. Quello che mi ha colpito di questa band è proprio un miscuglio di generi che rende la proposta musicale interessante: ritroviamo sonorità metalcore, miste a parti melodiche stile Asking Alexandria e pezzi più tendenti agli Of Mice and Men, per darvi dei riferimenti. Il cantato in scream si avvicinava con mia estrema sorpresa allo stile di Lucker dei Suicide Silence, ma da quel che ho capito quelle parti si stanno perdendo nelle ultime produzioni. 
Evidentissimo e lo scimmiotaggio dello stile di Marilyn Manson, non solo per i costumi di scena ma sopratutto per uno stile di cantato molto simile. Non voglio assolutamente dire che questa band sia una copia di altri artisti di successo, semplicemente mi limito ad evidenziare come la loro particolarità stia proprio nel saper mischiare bene parti molto diverse tra loro. Il prossimo 16 settembre uscirà il loro nuovo album Reincarnate che presenta anche stavolta quel miscuglio di generi molto ben congeniato, con qualche pezzo elettronico che ormai va di moda (maledetto Sempiternal), ma che ho notato essere un elemento sempre stato presente nel gruppo, quindi fuori da ogni moda passeggera. Una proposta interessante insomma che sono proprio curioso di scoprire.


Non poteva mancare poi un'uscita nel segno del Djent. Sempre il 16 uscirà il nuovo album dei The Contortionist dal titolo Language. Molto simili a gruppi come Tesseract e Animals As Leaders si presentano più come un gruppo strumentale che altro: la voce nonostante ci sia per buona parte delle canzoni non spicca mai veramente rispetto agli strumenti. Come era lecito i tecnicismi non mancano e anzi sono la parte forte delle canzoni che si presentano come un giro della morte di riff ed assoli. Anche in questo caso se siete amanti del genere troverete pane per i vostri denti, altrimenti date un occasione a questa band che magari non vi convincerà per i tecnicismi ma vi rilasserà un botto, visto che le canzoni si presentano molto eteree. Un gruppo interessante che merita di essere seguito. Oltretutto iniziamoci a fare l'orecchio per bene dato che vedremo la band da spalle ai Protest The Hero il prossimo 6 dicembre presso il Live Forum di Milano.


Aggiungo un album di cui non sapevo proprio nulla, e dire che è strano visto che ascolto il gruppo ogni santo giorno, e cioè il nuovissimo Blackout degli Affiance, che come potrete ascoltare anche voi dai due brani resi disponibili su youtube, Limitless e Monuments Fail, presentano il solito stile metalcore tipico della band: quindi molti breakdown, pezzi più heavy metal e la voce in un falsetto molto particolare che rende l'ascolto molto piacevole. Il terzo album della band di Cleveland uscirà il 23 settembre.

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